INTERROGAZIONE n. 216 del 26/09/2016
Interrogazione n.216/10^ di iniziativa del Consigliere A. NICOLÒ recante: "In ordine ai docenti obbligati alla 'migrazione' a seguito del piano di mobilità straordinaria introdotto dalla L. 107/15"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
in alcune Regioni (Sicilia - Sardegna - Piemonte - Emilia Romagna e per ultimo Abruzzo) sono stati approvati degli strumenti correttivi finalizzati a ridurre l'impatto "migratorio" verso le regioni del centro nord determinato dal mal funzionamento del meccanismo di assegnazione delle sedi di assunzione in ruolo;
la scelta operata da queste Regioni più virtuose é stata quella di stipulare e sollecitare i rispettivi Uffici Scolastici Regionali alla sottoscrizione con le OO.SS. di categoria di accordi integrativi dei Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCRI) che introducano una deroga nei criteri di assegnazione dei posti di sostegno, aprendo la possibilità ai docenti di "posto comune" (ossia ai docenti privi di titolo di specializzazione al sostegno) e che abbiano già fatto domanda di assegnazione provvisoria per ricongiungimento familiare per l'anno scolastico in corso, di poter ottenere tale assegnazione anche sui posti di sostegno (che sono moltissimi rispetto ai posti comuni);
così come dimostrato dalle scelte compiute dalle suddette Regioni, ciò potrebbe essere attuato senza alcun pregiudizio per i docenti dotati del titolo di specializzazione (il cui numero è di gran lunga inferiore ai posti disponibili), essendo sufficiente prevedere che l'assegnazione di tali posti di sostegno in favore dei docenti di posto comune che hanno fatto richiesta di assegnazione provvisoria avvenga solo dopo l'assegnazione delle cattedre ai possessori del titolo di specializzazione appartenenti alle Gae (graduatorie ad esaurimento) ed alle Graduatorie di Istituto (G.I. - dette anche Graduatorie di Circolo);
per fare degli esempi, la disponibilità dei posti di sostegno nella provincia di Reggio Calabria e solo per la scuola primaria è pari a 268, numero evidentemente in crescita esponenziale ove si considerino gli altri ordini di scuola e le altre Province;
Per sapere:
quali azioni intende intraprendere il Presidente affinché la su descritta procedura venga osservata e rispettata anche per il personale docente calabrese, soprattutto considerando che una simile procedura consentirebbe a diverse centinaia di corregionali di ritornare presso le proprie provincie di origine senza pregiudizio per alcuna categoria di docenti e con evidente impatto anche sull'economia regionale, apparendo evidente che stando così le cose molte delle risorse economiche di questi docenti "migranti" saranno inevitabilmente distratte in favore delle Regioni settentrionali.

Allegato:

26/09/2016
A. NICOLÒ